27 settembre 2006

Champions league: Italiane piccole piccole

Era iniziata non bene ieri sera con il Milan, un pareggio senza reti ma con presenza in campo ed anche una discreta cifra di gioco. Questa sera il disastro. La Roma perde a Valencia 2-1, mostrando comunque voglia di reagire. L'Inter perde in casa 0-2 con il Bayern di Monaco, poco lucida, soliti difetti che tornano. A nove minuti dalla fine segna il Bayern, poi dopo due minuti saltano i nervi: gomitata di Grosso a Sagnol con espulsione diretta, due protagonisti della finale di coppa del mondo. In precedenza era stato espulso per doppia ammonizione anche Ibrahimovic. Raddoppio allo scadere, zero punti in classifica dopo due gare, qualificazione legata ad una pronta e duratura ripresa.

24 settembre 2006

Inter da brividi. Arriva spiopoli?

l'Inter si piazza in testa alla classifica. Vincevano 4-0 sul Chievo e mancavano meno di quindici minuti alla fine, poi i nerazzurri devono avere pensato che, nella loro tipica altalena dei risultati, questa era la partita da perdere. Hanno cercato di rimediare, ma ormai era tardi: si sono fermati 4-3.

Bene la Roma, subito in netta ripressa rispetto la prova di mercoledì.

Cade il Palermo e frena il Milan, con gustoso siparietto da parte di due vecchi amici: Ancelotti e Seedorf. Il primo, con slancio futurista parlava di velocità, il secondo nominava un'antica città, da sempre ricordata per un famoso cavallo di legno.

Vince la Lazio e perde nel posticipo la Fiorentina, per quest'ultima nubi all'orizzonte.

Fra le provinciali buon inizio di campionato per Messina, Empoli, Udinese e Siena. Male il Torino, con qualche piccolo segno di ripresa.

In serie B la Juve vola, e batte sonoramente il Modena, la squadra della mia città.


L'Inter spiona? Veramente spiava l'arbitro De Santis? Per il momento sono illazioni, ma già qualche opinionista parla di ri-revoca dello scudetto per girarlo alla Roma. Di questo passo comincia a crederci anche la Triestina. Si invoca a gran voce il diritto alla privacy. Giusto, la invoca anche Ancellotti, che quando parla con gli amici non ama essere spiato dalle telecamere.


20 settembre 2006

Inter vince lo scontro con la Roma

Inter, strana Inter: altalena, ancora altalena. Vince sulla Roma con Crespo, potrebbe mettersi al sicuro con un rigore ma niente, rischia fino alla fine. Bene, comunque, battere la Roma in trasferta non è facile. Questo dimostra che i nerazzurri possono fare molto bene, ma devono darsi continuità, ovviamente di risultati ma anche di impostazione della squadra. Mancini deve ricordare e meditare, e fare le cose semplici ed ovvie. La Roma non ha giocato come nelle precedenti uscite, demerito suo o merito degli avversari?

Il Milan stenta molto, forse troppo turn-over, ma comunque risale sopra lo zero in classifica. Tutto sommato dimostra di essere la squadra più solida.

Palermo primo in classifica in solitaria, complimenti ai rosanero, che il sogno contitui.

Fiorentina e Lazio muovono finalmente la classifica, un'iniezione di fiducia per la risalita.

La Juventus prende il ritmo, ora deve proseguire per trovare la serie A già quest'anno.


FGCI: Ora speriamo in un presidente federale prestigioso, nuovo nel ruolo ma di alto profilo. Si parla di Zoff e Rivera, ma l'ultimo nome è quello di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico. Domani alle 08:30, orario di convocazione della giunta, vedremo cosa succederà. Intanto di dimette anche Borelli.


18 settembre 2006

Seconda giornata di serie A e B

Premessa: l'Inter non si smentisce, e l'ansia dei propri tifosi non può scendere a livelli fisiologici normali.

Serie A. Roma e Milan ok, fanno il loro dovere, e lo fanno bene. Palermo conferma la buona qualità della squadra, Fiorentina e Lazio male, veramente male, anche dal punto di vista psicologico: i punti, tutto sommato, si possono ancora recuperare.

Inter. Eccoci all'Inter. Mancini è sempre lui, mi spiace, ma ritengo sia la causa principale dei problemi della squadra, a proposito, quale squadra? Quale modulo? Quali calciatori creano l'ossatura e l'anima dell'Inter? Si dice da più parti che le prossime tre partite determineranno il futuro dell'allenatore (Roma, Chievo e Bayern Monaco). Si fanno anche i nomi dei possibili sostituti: Eriksson e Lippi. Come? Eriksson? L'allenatore non vincente più famoso? Certo, se si vuole andare sul sicuro, per non vincere, lui va bene. Mancini potrebbe anche “sbocciare” e portare i nerazzurri al successo. Eriksson non ha vinto con la Roma, con la Fiorentina (ed erano signore squadre), non ha vinto con l'Inghilterra. Una volta ha vinto, con una Lazio di grandi campioni: non si può sempre perdere. Eriksson è un gran signore, elegante e garbato, ma non vince quasi mai. Lippi è mediamente un vincente, sa fare gruppo (in Germania ha dato dimostrazione), e di gruppo ha molto bisogno l'Inter.

Serie B. Juve che vince, segnano i suoi campioni, buon segnale: ma i punti da recuperare restano molti. Non può mollare. Genoa e Bologna partono bene, il Napoli si siede, ma ha mezzi sufficienti per rialzarsi.

13 settembre 2006

Prima giornata di Champions league

Prima giornata di Champions league: ottime prestazioni per Roma e Milan, male l'Inter. Le prima due giocano, segnano e offrono sprazzi di bel gioco. Insomma, iniziano bene. L'Inter continua la sua tipica altalena di risultati, alternando prestazioni buone, tali da far pensare ai propri tifosi “Questa volta ci siamo!” a prestazioni assolutamente deludenti. Le dichiarazione di Moratti sono eloquenti: " Abbiamo giocato male” e ancora "Nessuna scusa per questa sconfitta". Penso che Mancini debba riflettere molto, evitando di mescolare troppo le carte, ovvero i ruoli dei propri calciatori. Cosi facendo, spesso finisce col metterli nelle condizioni di non offrire prestazioni all'altezza. Roma e Milan si dimostrano più squadre, Spalletti e Ancellotti danno maggiore sicurezza. Segnano Totti e Kakà mostrando segnali incoraggianti per la stagione appena iniziata.

11 settembre 2006

Dopo la prima di serie A e serie B

(Foto Tanopress)

La prima di campionato non porta verità, a volte porta illusioni, per le favorite della vigilia porta timori: di steccare la prima partita. Non è successo, Inter, Milan e Roma hanno vinto, e per ora questo basta. Di contro Fiorentina e Lazio restano ferme, con i loro punti di penalizzazione, che non sono pochi. Segnano Inzaghi, Oliveira, Ibrahimovic, Toni, ma non segnano Adriano e Gilardino: i rispettivi tifosi aspettano ansiosi.

La Juventus scopre la serie B, che è dura battaglia, e si dovrà adeguare velocemente. Deschamps pare abbia già iniziato il trattamento.

Nel frattempo il presidente della lega Matarrese incalza il commissario della Fgic Rossi, Zidane risulta la personalità più amata in Francia e Moggi si piazza in TV a difendersi e attaccare, poi naturalmente scoppia la prevedibile e prevista polemica.

Da domani si parte con la Champions league, auguri a Inter e Roma per domani e al Milan per mercoledì.

06 settembre 2006

Francia-Italia, le ragioni della sconfitta

Erano 59 giorni che aspettavano: i Francesi ed i nostri Azzurri.

I francesi aspettavano per prendersi la rivincita, nessuno dei senatori ha lasciato la nazionale, quasi aspettassero questo giorno. Avevano dentro una grande forza.

I nostri azzurri aspettavano questa partita, che avrebbero volentieri evitato, col timore comprensibile di chi a vinto. Col timore di chi vorrebbe confermare la propria superiorità.

Ma le differenze ci sono: i francesi giocano da un mese, noi dobbiamo ancora iniziare, e si vede.

I nostri, prima dell'inizio, mi sembravano determinati: hanno cantato l'inno in coro e con evidente partecipazione. Insomma, la voglia e la concentrazione c'erano: le gambe no.

Per la qualificazione all'europeo non si possono sbagliare altre partite. in ogni caso si qualificano due squadre in un girone di sette, dove oltre ad Italia e Francia ci sono Ucraina, Scozia, Georgia, Lituania ed isole Far Oer: si può fare.

La Francia vince 3–1. La Francia si prende la sua rivincita. Ma la coppa del mondo si trova e rimane in Italia.

04 settembre 2006

Giacinto Facchetti

Dalla homepage del sito dell'Inter



Uno di quei difensori che hanno sempre giocato a testa alta, con stile. Uno di quei difensori che piacciono come fossero fantasisti o goleador. Questo fu Giacinto Facchetti per l'Inter, come lo fu Gaetano Scirea per la Juventus e come ancora lo è, fortunatamente, Paolo Maldini per il Milan.

02 settembre 2006

I campioncini del mondo











(immagine Ciro Fusco/Ansa)

Debutto deludente per l'Italia campione del mondo con la Lituania, e mercoledì ci sarà la Francia battuta a Berlino il 9 luglio. Per quella partita dovrebbero rientrare altri titolari, speriamo rientri anche lo spirito giusto. Confidiamo anche in una migliore condizione atletica.

Cassano è la nota positiva. Non ha retto tutta la partita, ma ha fatto vedere che può essere una pedina di assoluta rilevanza. Come auspicato in precedenti post, dobbiamo sperare che Capello, al Real Madrid, lo riporti ai suoi livelli. Sarebbe il sostituto che mancava per Totti, e chissà che non faccia bene anche al romanista un po' di concorrenza in nazionale.

Calciomercato

Un vecchio sistema per infiammare il calciomercato era accordarsi per “spararle grosse”:
“Ti compro Pinco per 100 milioni di euro!”
“No! Sono io a comprarti Pallino per 120 milioni di euro...
Nessuno comprava nessuno ma facevano tutti bella figura, disposti a spendere molto per comprare e forti a non cedere davanti a cifre elevatissime.
Certo, oggi è diverso, non è più così..."

Finito il calciomercato senza botto finale (vedi scambio Ronaldo-Adriano), ma con l'acquisto di Ricardo Oliveira da parte del Milan. L'ex attaccante del Betis Siviglia dovrà fare dimenticare Sheva. Intanto si è assicurato il numero 7 sulla maglia. Anche Gilardino dovrebbe cercare di fare dimenticare il campione ucraino.

L'Inter ha comprato molto: deve sperare, a mio avviso, che Adriano faccia Adriano, Ibrahimovic faccia se stesso solo per la parte migliore e che Mancini faccia l'allenatore. Nel senso che dia un'anima alla squadra, senza cambiare ogni partita e facendo anche scelte logiche, forse banali, ma logiche.

La Roma si è assestata, ha un buon allenatore e deve sperare nel ritorno di Totti. Può fare bene, anche molto bene.

Stassera tornano in campo i CAMPIONI DEL MONDO. Rivedremo parecchi dei giocatori che hanno vinto in Germania. Ricomincia un'altra avventura, auguriamoci che siano “belli carichi”.